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Undertow


 

Georgia. Per reclamare le monete d’oro dell’eredità paterna, Deel Munn (Josh Lucas), appena uscito di prigione, torna alla fattoria del fratello John (Dermot Mulroney) e lo uccide senza pietà. I filgi, Chris (Jamie Bell) e il più giovane e malato Tim (Devon Alan), riescono a fuggire, ma lo zio gli dà la caccia.
Al terzo lungometraggio, Green riafferma il suo amore per Terrence Malick (che co-produce) nella scelta delle locations, nell’osmosi tra paesaggio e personaggi, nell’immaginario di un’America fatta di perdenti e di campi sterminati. E gira con partecipazione e maestria tecnica una sorta di rifacimento di La Morte Corre Sul Fiume dalle reminescenze bibliche, dove i giovani imparano a confrontarsi con adulti violenti, e per giunta consanguinei.
Dopo una battaglia per la sopravvivenza simbolo di un passaggio dolorosissimo alla maturità e alla consapevolezza, il finale ambiguo può essere letto in due modi opposti: ed è una scelta comunque coraggiosa. Magnifico il lavoro sulla fotografia di Tim Orr, e perfette le musiche di Philip Glass. Da noi in dvd (e in sordina, purtroppo).