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Quentin Tarantino


Quentin Jerome Tarantino (Knoxville, 27 marzo 1963)

è un regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico statunitense. Tarantino è particolarmente celebre per la sua cinefilia quasi maniacale; proprio per questa sua grande cultura ottenne il posto di lavoro presso un videonoleggio a Los Angeles, California, il Manhattan Beach Video Archives, cultura orientata in special modo ai film di serie B, all’exploitation e ad altri generi quasi sconosciuti, che certo hanno influenzato pesantemente il suo stile.

Nelle sue opere non si contano le citazioni, gli omaggi e i riferimenti più o meno velati (è un fervente ammiratore, in particolar modo, del cinema italiano, da Sergio Leone all’horror di Argento al poliziottesco), come d’altronde ammise lui stesso citando un famoso aforisma di Igor Stravinskij, in risposta ad accuse di plagio: “I grandi artisti non copiano, rubano”. Abbandonati gli studi a sedici anni, Quentin ha scritto la sua prima sceneggiatura, Una vita al massimo (True Romance), mentre lavorava come commesso ma nel suo curriculum vanta anche un impiego come maschera in un cinema porno.Nessuno era disposto a finanziare i suoi progetti, così Tarantino ha venduto prima la sceneggiatura di Una vita al massimo (che è diventata un film di Tony Scott nel 1993) e poi il soggetto di Assassini nati – Natural Born Killers, diretto da Oliver Stone nel 1994. Con il denaro guadagnato, Quentin Tarantino ha iniziato la produzione di un altro progetto, Le iene (1992), che è stato poi finanziato dalla LIVE Entertainment grazie all’intercessione di Harvey Keitel, uno dei protagonisti del film.
Presentato al Sundance Film Festival, Le iene diventa subito un cult movie

Con il film Pulp Fiction vince la Palma d’oro al Festival di Cannes e conquista sette nomination agli Oscar, ottenendo la statuetta per la miglior sceneggiatura insieme a Roger Avary, ex-collega al videonoleggio, con il quale firma le sue prime sceneggiature.

Dotato di uno stile da molti considerato eccessivo e violento, è al tempo stesso celebre per alcune caratteristiche dei suoi film (da una larga fetta di pubblico considerati veri e propri cult, talvolta definiti tali prima ancora di uscire nelle sale), in particolare per i dialoghi, spesso al limite del delirante. Con Rodriguez e altri autori (e amici) che firmerà il film a episodi Four Rooms (1995), storia di un decrepito albergo di Los Angeles che è teatro di strane storie, tutte vissute in prima persona dal portiere dell’albergo.
Dopo aver diretto un episodio di ER – Medici in prima linea, padrino dei figli dell’attore Michael Madsen (Hudson e Calvin), nonché migliore amico dei registi Paul Thomas Anderson e Sofia Coppola, ritorna a essere diretto da Rodriguez nell’horror Dal tramonto all’alba (1996) dove interpreta, accanto a George Clooney, un criminale rapinatore di banche assai violento. In seguito a un piccolo cameo in Girl 6 – Sesso in linea (1996) di Spike Lee, e dopo aver rifiutato di girare un episodio di X Files e Men in Black (1996), dirige Jackie Brown, storia di una hostess di colore che contrabbanda denaro sporco. Un vero e proprio omaggio alla blaxploitaion e all’icona nera Pam Grier. Tarantino fa di Uma Thurman la sua musa ufficiale quando, dopo la gravidanza, la dirige nei due volumi di Kill Bill (2003), accanto a David Carradine, Daryl Hannah, l’amico Michael Madsen, Lucy Liu e il suo idolo Sonny Chiba. La storia di una sposa che, il giorno del suo matrimonio, vede i suoi invitati trucidati (marito compreso) e medita vendetta, entrerà nei libri del cinema. Rifiutato il ruolo del Presidente degli Stati Uniti d’America nella pellicola giapponese Batoru rowaiaru II – Chinkonka con Chiba, produce invece il film cinese Siu nin Wong Fai Hung ji Tit Ma Lau (2001). Presidente della giuria al Festival di Cannes nel 2004, recita in qualche episodio di Alias, finendo poi per dirigere anche alcune scene di Sin City (2005) di Rodriguez e due episodi di C.S.I.: Scena del crimine (2005). Produttore dell’ultra splatter Hostel (2005), sarà poi il regista di Grind House, sempre accanto all’inossidabile Rodriguez.
Nel 2009 ha presentato a Cannes Bastardi senza gloria che prosegue nel divertito gioco di commistione di generi, suggestioni, utilizzo originale di grandi attori hollywoodiani e ammiccamenti metacinematografici.

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Andy Lau


Il quasi 50enne Andy Lau (Lau Tak Wah) – cantante, personaggio televisivo e attore protagonista di “Whan women want” insieme a Gong Li – è stato incoronato dall’edizione cinese del magazine Forbes il numero uno fra le celebrities cinesi.

Da 30 anni nel mondo dello spettacolo, Andy Lau è una star instancabile. Ha recitato in oltre 100 film e solo lo scorso anno ha tenuto oltre 20 concerti. Fra i suoi film più noti in Occidente, sicuramente “La foresta dei pugnali volanti” di Zhang Yimou (2004), dove  ha recitato al fianco di Zhang Ziyi e di Takeshi Kaneshiro. Ha debuttato nel 1982 nel film “Boat People” di Ann Hui, la regista hongkonghese che è stata ospite del 11esimo Far East Film Festival di Udine (e che ho avuto il piacere di intervistare per Elle: una donna straordinaria).

Come è ricordato nelle sue varie biografie , Andy Lau è nato in una zona poverissima di Hong Kong e ha cinque fratelli. La sua infanzia è stata difficile: da bambino, faceva otto viaggi al giorno per rinfornire la famiglia di acqua potabile, perché la loro casa non era raggiunta dall’acquedotto pubblico.

Un futuro di gloria lo attendeva dietro l’angolo. Dopo il debutto, la sua carriera è stata tutta in ascesa. Richiestissimo come attore, è arrivato a girare più film contemporaneamente nell’arco dello stesso mese, lavorando giorno e notte e dormendo in macchina! Almeno, così dicono le leggende che circondano il personaggio.

Vincitore di numerosi premi musicali, canta in mandarino, cantonese e inglese. È uno dei re del Cantopop (C-pop), la musica popolare cantonese (o hongkonghese). Insieme a Jacky Cheung, Aaron Kwok e Leon Lai, negli anni Novanta è stato uno dei cosiddetti “Quattro Re del Paradiso” (“Four Heavenly Kings”), che hanno dominato le classifiche, conquistando gli schermi televisivi, le cover dei giornali e le campagne pubblicitarie.

  Filmografia parziale

  • As Tears Go By (Wong gok ka moon), regia di Wong Kar-wai (1988)
  • God of Gamblers (賭神 / Dǔshén), regia di Wong Jing (1989)
  • Days of Being Wild (A Fei zheng chuan), regia di Wong Kar-wai (1991)
  • Infernal Affairs (Mou gaan dou), regia di Andrew Lau e Alan Mak (2002)
  • Infernal Affairs 3 (Mou gaan dou III), regia di Wai-keung Lau e Siu Fai Mak (2003)
  • La foresta dei pugnali volanti (十面埋伏 / Shi mian mai fu), regia di Zhang Yimou (2004)
  • A Battle of Wits (Bokkō or Bokukō), regia di Jacob Cheung (2006)
  • The Warlords – La battaglia dei tre guerrieri (投名状 / tóu míng zhuàng), regia di Peter Chan (2007)
  • Detective Dee e il Mistero della fiamma fantasma, Regia di Tsui Hark (2010)